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Arzente di Poli

Dalla materia ... allo spirito

Arzente è un distillato di vino che racchiude nel proprio nome una storia unica.

Un tempo il distillato di vino italiano veniva chiamato ‘Cognac’.

Questo causò interminabili dispute con la Francia finché il 29 maggio 1948, al termine della seconda guerra mondiale, fu firmato un accordo in base al quale l’Italia rinunciava alla denominazione di Cognac, che veniva riservata ai soli distillati di vino della Charente, in Francia.

Bisognava pertanto cercare un altro nome.

Qualche anno prima il poeta Gabriele D’Annunzio (1863 - 1938), aveva proposto di italianizzare il termine Cognac sostituendolo con ‘Acquarzente’, poi abbreviato in ‘Arzente’.

Cosimo de' Medici

Un nome antico, risalente al periodo di Cosimo de’ Medici a cui seguì Caterina, regina di Francia, che fece distillare da esperti il suo Arzente e ne potenziò la divulgazione come “bevanda rinforzante e medicamentosa per i propri armigeri”.
Così nella legge n. 1559 del 7 dicembre 1951, tra le denominazioni consentite per il distillato di vino, apparve quella di ‘Arzente’.

I grandi produttori di distillati di vino preferirono tuttavia la parola Brandy (dall’olandese brandewijn ossia vino bruciato), più facile da pronunciare, più adatta ad un prodotto che si voleva destinare ad un mercato di massa.

Noi invece abbiamo preferito l’antico nome di ‘Arzente’ per il nostro distillato di vino in onore della storia che esso racchiude, per le suggestioni culturali che evoca, per il suo fascino solare.

Arzente Poli è ottenuto dalla distillazione di vino Trebbiano di Soave, un vino dall’aroma fine e delicato, basso di gradazione alcolica, povero di tannini e di elevata acidità: caratteristiche ideali per un vino da distillare.

Botti di rovere della Slavonia

Arzente viene distillato a bassa gradazione alcolica per salvaguardarne le sostanze volatili responsabili degli aromi e dei profumi; a questo fine utilizziamo un alambicco a vapore a ciclo discontinuo (metodo artigianale) che permette un’accurata eliminazione delle teste e delle code.

Arzente deve la sua complessità aromatica ad un invecchiamento naturale di dieci anni. Per i primi sette anni abbiamo utilizzato botti di rovere della Slavonia; per il successivo periodo di due anni abbiamo impiegato fusti di rovere di Limousin della capacità di 350 litri. Infine, prima dell’imbottigliamento, un passaggio di un anno in carati da 225 litri di rovere di Allier..

L’Arzente viene imbottigliato in purezza, ossia non vengono fatti tagli di diverse partite di brandy.

Di ogni bottiglia viene indicato in etichetta il millesimo, ossia l’anno di distillazione.

Jacopo Poli

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Distillato di vino

Arzente

L’armonia assoluta di un concerto di Vivaldi per violoncello.

Acquavite di vino invecchiata 10 anni in botti di rovere, distillata a bagnomaria tradizionale.

Il suo aroma ricorda una pasticceria colma di paste alla crema, zabaione e tiramisù.

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Grappe

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Caratteristiche

Materia prima: blend di vini semi-aromatici
Metodo produttivo: distillazione artigianale, con alambicco a bagnomaria tradizionale a ciclo discontinuo; invecchiato 10 anni in botti di rovere
% Alc - Contenuto: 40% Alc./Vol - 500 ml
Servizio: in un bicchiere a tulipano, a 18/20 °C
Confezione: astuccio in cartone

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Arzente, distillato di vino millesimato - confezione Poli

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