Un matto in distilleria

20/02/2013 in By JP

Quando entro nella sala degli alambicchi mi viene spontaneamente da mettermi sull’attenti e poi passare di fronte alle caldaiette facendo il saluto militare. Mano dritta sul sopracciglio destro:

Presentaaat-arm! – Onori al comandante del battaglione!”.

I miei pensano che sono matto.

Sarà che mio padre era un Maggiore dell’8° reggimento Bersaglieri e ci ha impartito una disciplina rigida – quando ci chiamava si doveva rispondere “Comandi!” e andare da lui di corsa, guai ad andarci camminando –, sarà che sono stato Tenente dei Bersaglieri anche io e mi piaceva la vita militare, sarà che queste dodici caldaiette impettite e allineate mi fanno venire in mente un picchetto d’onore, o sarà che hanno ragione i miei…

Comunque sia, sappiate che il nostro alambicco – o meglio i nostri alambicchi – hanno tutti una vera e propria personalità, e io li conosco bene, come loro conoscono me.

Per il momento vi dico solo che abbiamo tre impianti di distillazione, tutti rigorosamente a ciclo discontinuo, termine con cui si definisce il metodo storico e artigianale.

Se desiderate conoscerli meglio, leggete il seguito.

Jacopo Poli

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